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Senise

Cosa vedere a Senise

La possibilità di trascorrere un periodo di vacanza, anche itinerante, in queste località, è anche l’opportunità di dedicare la propria volontà di viaggiatori all’insegna della quiete, degli scorci suggestivi legati ad uno sguardo attento , all’insegna – in sostanza – dello ‘slow travel’.
Senise in questo aspetto è degna rappresentante della sua comunità d’appartenenza, la Basilicata, una Regione tutt’oggi avvolta nel velo della sua storia profondamente legata alle sue origini davvero arcaiche.
Già dal Paleolitico infatti i primi ‘homus erectus’ popolavano quest’area in cui rinoceronti ed elefanti erano numerosi, così come nel Neolitico le popolazioni stanziate sulle rive del fiume Sinni, ci hanno lasciato vestigia di un passato preistorico illustre, una culla fondamentale per tutta la civiltà proto-italica.
Senise , percorrendo i secoli nel tempo, si ritrova nelle documentazioni relative al periodo delle Crociate, quindi nel pieno Medioevo dei cavalieri cristiani i quali, diretti verso i punti d’imbarco per la Palestina, transitavano spesso in queste zone, anch’esse rinomate per la presenza di nobili e cavalieri.
La città dista un centinaio di chilometri dal capoluogo Potenza e la sua collocazione geografica la vede in una fascia collinare in cui le temperature sono rese miti dalle correnti in estate e in inverno non scendono mai al di sotto di temperature gelide come in altri comprensori.
In questo anche la posizione aiuta Senise proponendo il suo clima gradevole nella stagionalità dell’anno, una peculiarità apprezzata dai cittadini residenti e dai turisti che stanno incrementando la loro presenza nei piccoli e grandi borghi di questa fascinosa Terra piena di segreti e tesori nascosti.
Il nome Senise sembra derivi dall’antica denominazione latina che la vuole come ‘località dei Sinni’ e non, come in precedenza gli studiosi ritenevano fosse l’origine etimologica, ‘colonia di Siena’: tale leggenda nacque proprio durante una Crociata quando un cavaliere senese in questa area si stabilì e la sua volontà fu quella di fondare un piccolo borgo cristiano, base di partenza per le future avventure in Terra Santa.
La realtà è diversa e Senise, intesa come ‘luogo dei Sinni’ sembra essere la fonte etimologica più corretta.

Senise tra cultura, tradizione e natura

Di vero c’è che i Longobardi influenzarono con la loro presenza il territorio e i ritrovamenti archeologici, soprattutto masserizie barbare e gioielli di stampo nordico, sono oggi custoditi nel Museo Nazionale di Napoli nell’apposita ala denominata “l’Oro di Senise“, un’importante testimonianza dello splendore antico di questa città.
Con questa premessa abbiamo evidenziato la predisposizione storica di un borgo che nelle sue stesse radici propone un percorso culturale importante, dedicando diverse opportunità geografiche e museali alla sua storia antica e recente, con un focus particolare sul periodo della Senise medievale e al precedente retaggio ellenico.
Nelle leggende dell’epica lucana, sembra che proprio in questo incantevole comprensorio Alexios, fu fondatore di città dedicate alla propria cultura d’appartenenza, la Magna Grecia che in Italia brillò in diverse realtà del Meridione, vere e proprie propaggini di cultura ellenica: e fu proprio in Senise che trascorse diversi anni ponendo le basi per quella che divenne la diffusione della Magna Grecia sul territorio italico.
Le vicende di Alexios, dei suoi seguaci, dei suoi amori, sono al centro di uno spettacolo estivo, allestito e voluto con la regia del grande regista balcanico Emir Kusturica, dal titolo ‘Magna Grecia: il mito delle origini’, rappresentato ogni anno all’interno dell’Arena costruita accanto alla diga di Monte Cotugno (Lago di Senise), il più grande bacino idrico artificiale d’Europa nel quale confluiscono ben due fiumi, il Sarmento e l’Agri.
La Senise naturalistica deve molto alla sua diga, al suo lago così esteso nel quale molte attività ricreative esaltano lo spirito ‘outdoor’ del popolo vacanziero come la pesca sportiva, il canottaggio oppure il pic-nic all’aria aperta.

Dalle grotte al peperone IGP

Ma l’area, dal punto di vista naturalistico, offre diversi spunti di grande e motivato interesse, come le Grotte di San Giorgio Lucano, una serie di piccole cave allestite però con lo spirito di ricreare la civiltà contadina d’epoca, proponendo la cultura del passato bucolico di questa area di Lucania riscoperta con grande entusiasmo da molti turisti negli ultimi anni.
Nella cittadina la proposta culturale offre diverse opportunità tra le quali il rinomato Museo Archeoantropologico Lodovico Nicola di Giura, un centro museale ideale per ripercorrere la cultura del popolo fondatore di Senise, gli Enotri, le cui prime testimonianze sono datate intorno al XV secolo a.C., quindi in epoca pre-romanica.
Storia, tradizione rurale, natura, gastronomia: Senise attende i turisti anche a tavola proponendo le eccellenze del posto come i vini, le paste rigorosamente preparate con grani duri locali o i rinomati peperoni IGP di Senise, essiccati al sole sulle terrazze del borgo, offrendo così indimenticabili immagini fotografiche di queste lunghe collane rosse come il cuore pulsante di questa cittadina.

INFO: Comune di Senise conta quasi 7000 abitanti.

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