Perché sempre più imprenditori lucani decidono di investire all’estero
di Redazione
18/11/2025
Negli ultimi anni, l’economia italiana ha vissuto un periodo di profonda trasformazione, segnata da cambiamenti tecnologici, crisi energetiche e una crescente competizione internazionale. Anche il tessuto imprenditoriale del Mezzogiorno, e in particolare quello della Basilicata, si sta confrontando con questa nuova realtà.
La nostra regione, ricca di eccellenze artigiane, agroalimentari, turistiche e manifatturiere, sta registrando un interesse crescente verso l’export e l’internazionalizzazione come strumenti per rafforzare la competitività. In questo contesto, investire all’estero non è più percepito come un’opzione per pochi, ma come una possibilità concreta per molte aziende che vogliono crescere, innovare e trovare nuovi mercati.
Le nuove ambizioni degli imprenditori della Basilicata, senza tralasciare la tradizione produttiva
Nonostante sia una delle regioni meno popolose dello Stivale, la Basilicata possiede un patrimonio prezioso: dal settore agricolo di qualità ai prodotti tipici come l’olio, il vino e il peperone crusco, fino alle imprese metalmeccaniche dell’area di Melfi e ai nuovi progetti turistici della costa ionica, la regione ha dimostrato negli anni di saper conservare le proprie radici strizzando l’occhio all’innovazione.
Svariate piccole e medie imprese lucane, sfruttando anche i fondi europei e i vari programmi di supporto all’export, negli ultimi anni hanno avviato percorsi di internazionalizzazione. Alcune aziende nostrane hanno iniziato a esportare stabilmente, mentre altre hanno stretto partnership commerciali o hanno valutato l’idea di aprire sedi operative in Paesi esteri per essere più vicine ai loro mercati di riferimento.
Perché gli imprenditori lucani investono all’estero
Sono svariati i motivi per cui gli imprenditori lucani decidono di investire all’estero. Il principale, non c’è alcun dubbio, è insito nella possibilità di espandere il mercato e ampliare la propria base numerica dei clienti. D’altro canto, il Made in Italy - nelle sue declinazioni artigiane, agroalimentari, moda, design o meccatronica — continua ad avere un valore riconosciuto e una forte richiesta in paesi come Stati Uniti, Germania, Emirati Arabi, Cina e Giappone.
Investire al di fuori dei confini nazionali consente di non essere dipendenti da un unico mercato, diversificando il “rischio d’impresa” in più paesi. Un altro aspetto di grande appeal riguarda anche la possibilità di accedere a regimi fiscali e burocratici più snelli e meno costosi rispetto all’Italia. Lo sanno bene i tanti imprenditori italiani e lucani che hanno deciso di aprire un’azienda a Dubai nel corso degli ultimi lustri, nella maggior parte dei casi avvalendosi del prezioso supporto di figure professionali italiane che operano direttamente in loco.
Un contributo prezioso all’internazionalizzazione delle imprese italiane arriva anche dalle comunità italiane nel mondo. D’altro canto, la presenza di oltre cinque milioni di italiani all’estero agevola la presenza di comunità consolidate in Europa, Sud America e Nord America, rappresentando, in taluni casi, un primo punto di riferimento per chi vuole esplorare nuovi mercati. E la Basilicata, soprattutto negli USA, in Canada e in Argentina può vantare la presenza di un elevato numero di lucani (o di originari della nostra terra) che possono agevolare il compito degli imprenditori locali.
Basilicata e internazionalizzazione: quali sono le opportunità future?
Per una regione come la Basilicata, puntare sull’export e sulle collaborazioni internazionali significa valorizzare eccellenze già presenti: prodotti agroalimentari unici, artigianato artistico, filiere tecnologiche emergenti nell’automotive e nel turismo. Nei prossimi anni, di conseguenza, gli imprenditori della nostra splendida regione dovranno continuare a compiere determinati passi per restare competitivi sul mercato internazionale.
Sarà indispensabile investire nelle competenze digitali e linguistiche, destinando sempre più risorse a tale scopo. Le imprese lucane, inoltre, dovranno continuare ad investire nell’innovazione, oltre a destinare maggiori risorse verso strumenti altamente tecnologici legati all’intelligenza artificiale. Le autorità locali dovranno essere al fianco delle realtà produttive lucane, favorendo la loro partecipazione a fiere internazionali e rafforzando i programmi regionali dedicati all’internazionalizzazione.
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