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Oppido Lucano (Basilicata)

Cosa vedere a Oppido Lucano

Oppido Lucano è un comune della provincia di Potenza in Basilicata, situato lungo le pendici meridionali del Monte Montrone a 670 m sul livello del mare, nell’alto bacino del fiume Bradano appartenente alla valle dell’Alto Bradano.

Il centro abitato si adagia sullo sprone del monte in un susseguirsi di viuzze, scalinate, vicoli, palazzi gentilizi e diversi luoghi di culto.

Il borgo di Oppido Lucano è noto per essere stato il luogo di nascita di Francesco Grimaldi, architetto e religioso nonché autore di capolavori come la Basilica di Santa Maggiore, il complesso della Santissima Trinità delle Monache o la reale cappella del Tesoro di San Gennaro di Napoli.

Oppido Lucano è noto anche per aver dato i natali a Giovanni Obadiah, viaggiatore e musicista dell’età normanna che trascrisse per primo i canti della tradizione ebraica nella notazione musicale gregoriana, oltre ad aver dato notizie sull’origine della posizione del paese.

Dal punto di vista archeologico-culturale, il borgo offre una serie di monumenti d’interesse storico appartenenti sia all’età preistorica che medievale. Caratteristiche che ne fanno una destinazione molto gettonata dagli amanti di Storia dell’Arte e di Archeologia.

La storia di Oppido Lucano

L’origine di Oppido Lucano è osco-lucana. Fu denominato Oppidum (“luogo fortificato”) dai Romani e nel 1863 cambiò nome in Palmira, riprendendo l’attuale denominazione nel 1933.

Il paese ha origini molto antiche, infatti le prime testimonianze si evincono da ritrovamenti archeologici appartenuti a una necropoli e a un villaggio rinvenuti sul monte Montrone che risalirebbero a un periodo compreso tra il VI e il IV secolo a.C.

L’arrivo dei Lucani è datato V secolo a.C., successivamente Oppido Lucano fu conquistata dai Romani. Durante l’occupazione romana venne rinvenuta la Tabula Bantina, una lastra di bronzo in lingua osca ma con caratteri latini, che consentì di comprendere meglio la lingua degli Osci.

Nel Medioevo conobbe numerosi feudatari, dai Normanni agli Angioini, dalla famiglia Zurlo agli Orsini e i De Marinis fino al 1806.

Cosa visitare a Oppido Lucano

Il Castello di Oppido Lucano

Probabilmente costruito dai Normanni tra il 1047 e il 1051, il castello di Oppido Lucano fu edificato per proteggere il fiume Bradano dai Saraceni.

Durante gli Angioini godette la fama di “Magnum Castrum” vista la grandezza della costruzione.

Nel Quattrocento il feudo passò alla famiglia Zurlo e agli inizi del Cinquecento agli Orsini, il cui stemma è ancora visibile tra i ruderi.

All’inizio del Settecento il feudo fu posto sotto sequestro a causa della cattiva amministrazione di alcuni membri della famiglia Orsini, dunque il Sacro Regio Consiglio ordinò a Pietro Vinaccia di fare una stima del borgo e del territorio.

La sua relazione fu molto minuziosa e permise di avere un’accurata descrizione del castello come la presenza di due torri angolari e di altre due cilindriche di guardia alla porta, alla quale si accedeva attraverso un ponte levatoio.

La Chiesa Rupestre di Sant’Antuono

La chiesa rupestre di Sant’Antuono, edificata dai monaci basiliani, si trova a ridosso di una delle 19 grotte preistoriche situate a circa un chilometro dal centro abitato di Oppido Lucano.

Al suo interno ospita una serie di preziosi affreschi rupestri raffiguranti la vita di Gesù e della Madonna probabilmente realizzati tra il XIII e XIV sec. da un artista in rapporto con l’ambiente napoletano ma di matrice catalano-pugliese. Il gruppo pittorico si compone di sedici scene.

Il Convento di Sant’Antonio

Il Convento di Sant’Antonio si trova a circa 1,5 km dal centro abitato di Oppido Lucano.

Fondato nel 1482 per iniziativa di Francesco e Caterina Zurlo, divenne presto uno dei più importanti conventi tra quelli della Riforma nella Provincia Lucana.

Da visitare il chiostro affrescato dal pittore lucano Giovanni Todisco, il polittico e il trittico dipinti su tela da Antonio Stabile da Potenza nella chiesa annessa, il coro ligneo a intaglio, un organo del Seicento e diverse tele rinascimentali.

Il Museo Etnografico dell’Utensileria Contadina e Artigiana

Il museo è stato inaugurato nel 2011 e conserva attrezzi e oggetti appartenenti alle attività di agricoltura, pastorizia e artigianato a cui si dedicavano dagli abitanti di Oppido Lucano.

Mirabile è la ricostruzione degli spazi interni di un’antica casa contadina, costituita da una sola stanza in cui vi erano cucina, camera da letto e quasi sempre una stalla.

La sala dedicata all’agricoltura comprende vari tipi di aratro, collari per animali, diversi tipi di falci e setacci, una macchina sgranatrice di mais e l’attrezzatura utilizzata nella produzione del latte ovino e del formaggio.

La sala dedicata ai mestieri artigianali ospita l’angolo del fabbro, del ramaio, del muratore, del calzolaio e del falegname.

Infine vi è un angolo dedicato al materiale bibliografico di Oppido Lucano.

La Villa Romana di Masseria Ciccotti

La Villa Romana di Masseria Ciccotti si trova a 6 km da Oppido Lucano. Si tratta di una villa monumentale appartenuta a personaggi di alto rango, che conobbe un periodo di particolare splendore nel III secolo d.C. quando si dotò di splendidi mosaici.

Successivamente venne ampliata con un impianto termale e un acquedotto che alimenta d’acqua la villa. Da vedere il ricco pavimento musivo, il mosaico delle Stagioni e la fontana posta al centro di uno dei saloni.

La villa è tuttora abitata.

La chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo

La costruzione della Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo risale probabilmente al XII secolo. È larga circa dieci metri e lunga trentanove metri e ha forma semicircolare con un campanile.

La chiesa conserva due statue lignee del Quattrocento, un crocifisso del Cinquecento, un pregiato tabernacolo in pietra e un “cappellone” di elegante fattura barocca.

Da visitare a Oppido Lucano anche il complesso termale di Sant’Igino, il santuario di Santa Maria del Belvedere e la villa romana di San Gillio.

Cosa fare a Oppido Lucano

Oltre che godere le bellezze della suggestiva Valle del Bradano, Oppido Lucano offre la possibilità di scoprire un patrimonio artistico, culturale e archeologico di enorme valore.

Cosa mangiare a Oppido Lucano

La cucina lucana trova una delle sue massime espressioni sulle tavole di Oppido Lucano.

Tra gli antipasti non mancano salumi e formaggi locali: provolone, caciocavallo, pecorino, ricotta, scamorza, soppressata, salsiccia o capocollo di maiale.

La pasta fatta qui viene disegnata in varie fogge, come i maccheroni, le orecchiette, le lagane, gli stivaletti e i vermicelli, conditi con legumi, verdure e sughi vari.

I tipici secondi piatti di carne sono a base di capretto o agnello, mentre i dolci tradizionali sono il calzone di ricotta e cannella, i biscotti alle mandorle o al vin cotto e le pettole.

A Oppido Lucano inoltre si produce anche il vino Aglianico del Vulture Doc.

Dove mangiare a Oppido Lucano

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