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Accettura e il Matrimonio degli Alberi (Maggio di Accettura)

Il “matrimonio” tra gli alberi di Accettura (Matera) in Basilicata

In Basilicata anche gli alberi si sposano. Succede nel mese di maggio ad Accettura in provincia di Matera ed è un evento che si chiama appunto “Maggio di Accettura”.

Si tratta di un rito arboreo che ha origini ancestrali nella cultura celtica e rappresenta uno sposalizio insolito in cui sacro e profano si fondono in un’unione simbolica per celebrare la vita.

Un amore tra terra e cielo in cui gli alberi si sposano: si innesta una cima con un tronco e si innalza come auspicio di abbondanza e fecondità.

Il Maggio di Accettura

Nel borgo di Accettura (Matera) si celebra la Festa di Maggio più celebre tra i riti arborei ed è dedicata a San Giuliano, patrono del paese.

La Festa di Accettura è conosciuta anche come “Matrimonio tra due alberi” e si tratta di un rito agrario di origini pagane fatto coincidere nel XVIII secolo con la celebrazione liturgica del protettore del paese.

I preparativi della festa sono molto lunghi e occupano gran parte della primavera accetturese.

Si parte con la Scelta e Taglio del Maggio, cioè il cerro più alto, più grosso e più dritto del bosco di Montepiano, il quale viene reciso e trasportato in paese da coppie di buoi.

La stessa procedura avviene per la cima: un agrifoglio trasportato a spalla per circa 15 km dalla foresta di Gallipoli.

Dopo aver innalzato il cerro al centro del paese inizia la festa popolare, che dura dal sabato precedente alla Pentecoste al martedì successivo, con le operazioni culminanti nell’innesto e nel compimento del matrimonio arboreo e la scalata dell’albero ad opera dei “maggiaioli”, sul quale sono stati appesi dei premi.

Il rito termina alla fine di giugno con l’abbattimento del Maggio.

Il Maggio di Accettura rappresenta un evento di forte richiamo e di grande attrazione per il particolare coinvolgimento e la spettacolarità.

Le fasi della festa di Accettura

I preparativi della Festa di Accettura iniziano la prima domenica dopo Pasqua quando un gruppo di volontari si reca nel bosco di Montepiano per scegliere l’albero più maestoso che diventerà il Maggio.

La domenica successiva nella foresta di Gallipoli viene scelta la cima, cioè un agrifoglio che sarà successivamente innestato sopra il Maggio in un simbolico matrimonio.

Il Maggio viene abbattuto il giovedì dell’Ascensione e otto giorni dopo viene trascinato da coppie di buoi fino alle “Chiapparedd“, un’area situata a circa 4 km da Accettura, da cui il giorno dopo ripartirà verso il paese.

Si giunge così alla domenica di Pentecoste in cui mentre il Maggio riprende il suo cammino la cima viene abbattuta e portata in spalla fino ad Accettura, con frequenti soste che si trasformano in grandi tavolate collettive a base di salsicce, formaggi, frittate, biscotti e ottimo vino locale. Nel tardo pomeriggio i due alberi si incontrano e inizia la festa popolare con il rito del matrimonio.

Il lunedì di Pentecoste è dedicato al riposo e ai preparativi della festa in cui si prepara tutto l’occorrente per innalzare e congiungere i due alberi mentre dalle campagne di Valdienne giunge la processione con il quadro dei Santi Giovanni e Paolo e la processione con la statua di San Giulianicchio nel pomeriggio.

Il martedì è la volta della processione di San Giuliano, che percorre le strade principali per raggiungere il luogo in cui il Maggio si sta innalzando.

Il Maggio viene innalzato sotto la supervisione del Santo e nel pomeriggio i giovani più coraggiosi intraprenderanno la “scalata” dell’albero fino a raggiungere la chioma. Da qui saluteranno la folla festante con spettacolari acrobazie.

Il significato del Maggio di Accettura

Il Maggio di Accettura è una celebrazione risalente ad antichi riti pagani agrari e arborei finalizzati a evocare lo spirito fecondatore e di resurrezione della Natura che a primavera si risveglia.

Inoltre la Festa di Maggio ha un alto valore identitario perché permette a ogni paese di contraddistinguersi e di differenziarsi dagli altri.

Infine è ricca di aspetti religiosi in quanto coincide con i festeggiamenti del santo patrono San Giuliano, dunque diventa una grande manifestazione di fede collettiva.

Altri riti degli alberi in Basilicata

Oltre ad Accettura, in Basilicata ci sono altri 7 paesi che mantengono viva la tradizione del Maggio o dell’Abete:

Castelmezzano

La sagra du’Masc’ a Castelmezzano si svolge la prima domenica di settembre, quando un gruppo di volontari si riuniscono nel bosco di Paolona per scegliere l’Albero della Vita, mentre in località Virgilia si sceglie a’Cim, la cima. Successivamente si procede al taglio du’Masc (il Maggio) che verrà portato in paese da coppie di buoi.

I cortei procedono verso il paese, dove verrà effettuato l’innesto (il matrimonio) e l’albero verrà innalzato per essere scalato dai giovani temerari.

Sulla cima del Maggio vengono legati alcuni premi che una volta si aggiudicavano mediante il tradizionale “sparo” da parte dei cacciatori del luogo, mentre oggi il vincitore viene decretato attraverso un’asta.

Durante la festa è possibile assaggiare i “crosti”, dolci tipici a base di farina, uova e miele.

Castelsaraceno

La ‘Ndenna e la Cunocchia a Castelsaraceno si festeggia nelle prime domeniche di giugno.

Durante le prime due vengono tagliati prima il tronco (‘Ndenna) e poi la cima (Cunocchia), mentre nella terza domenica si celebra la festa vera e propria, in concomitanza con la festività religiosa di Sant’Antonio di Padova, con l’innalzamento della Cunocchia e la premiazione del giovane che riuscirà a scalarla per primo.

Oliveto Lucano

La festa del Maggio Olivitese di Oliveto Lucano si celebra alla metà di agosto, parallelamente ai festeggiamenti in onore di San Cipriano e San Rocco, protettori del paese.

Nel matrimonio arboreo si uniscono un cerro (il Maggio) e un agrifoglio (la cima) e il rito termina con la scalata dell’albero sul quale sono stati appesi diversi premi.

Pietrapertosa

Il Maggio di Pietrapertosa (U’ Masc’) si celebra a metà giugno e si festeggia il matrimonio tra un tronco di cerro e la cima di un agrifoglio. Il taglio avviene nel giorno della festa di Sant’Antonio.

Durante questi giorni di festa è possibile consumare “la pastorale”, un antico piatto a base di pecora cotta in brodo di ortaggi.

Rotonda

La Pitu e la Rocca a Rotonda si celebra agli inizi di giugno e raggiunge il culmine il 13 giugno durante la festa del patrono Sant’Antonio. Il matrimonio arboreo si celebra tra un faggio (Pitu) e un abete (Rocca).


Durante i giorni di festa è possibile gustare i “tortaneddri” e “panetteddre”, tradizionali dolci rustici del paese.

Terranova del Pollino

A’ Pit a Terranova del Pollino si celebra il 13 giugno e coincide con la festa di Sant’Antonio. Qui però si festeggia unicamente il taglio dell’albero (un abete, detto a’Pit), la sua alzata e la scalata, non il matrimonio.

Nel pomeriggio del 13 giugno, dopo le celebrazioni religiose, l’abete viene innalzato e scalato.

Viggianello

I riti arborei a Viggianello si celebrano in due periodi dell’anno: La Pitu e la Rocca la settimana dopo Pasqua e la Danza del Falcetto con il ballo dei Cirii a fine agosto per celebrare la mietitura del grano.

Nonostante si celebrino in luoghi diversi, questi riti hanno molti tratti in comune, in particolare il taglio dell’albero più grosso del bosco, il cui tronco viene portato in paese da coppie di buoi, e il matrimonio vero e proprio in cui questo viene unito alla cima di un altro albero.

Tradizioni arcaiche ed emozionanti, a cui partecipare assolutamente durante una vacanza in Basilicata.

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