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Tursi (Basilicata)

Cosa vedere a Tursi

Tursi è un comune lucano situato in provincia di Matera e famoso per essere la città natale di Albino Pierro, uno tra i maggiori poeti della seconda metà del Novecento italiano e più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, a cui è dedicato il Parco Letterario.

Tursi è circondata dall’incantevole scenario dei Calanchi, blocchi di origine argillosa che creano paesaggi unici fatti di canyon, pinnacoli e aride dune bianche.

Ciò che rende speciale Tursi è anche l’antico borgo della Rabatana, che le ha valso la nomina a uno dei “Borghi Autentici d’Italia”.

La Rabatana è il nucleo più antico della città, circondato da profondi precipizi, chiamati “Jaramme” da Pierro.

Si tratta di un quartiere raggiungibile dal centro di Tursi solo grazie a un’ampia e ripida gradinata e caratterizzato da un suggestivo groviglio di case realizzate dai Saraceni nell’850 a.C. in pietre e laterizi e da un complesso sistema di grotte e strettoie accessibili solo attraverso le varie case.

Si tratta dunque di un eccellente esempio di architettura spontanea di pregio, dalla forte influenza araba.

Scopriamo quali sono le principali attrazioni da visitare a Tursi durante una vacanza in Basilicata.

Storia di Tursi

Si pensa che l’origine del nome derivi da “Turcico”, un uomo d’armi bizantino che ampliò l’antico borgo saraceno verso valle, creando una nuova zona dal nome di Tursicon. Nel periodo normanno il nome evolse in Tursi.

 

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We present . Tursi ????. Il borgo di Tursi gioiello della Basilica. Famoso per aver dato i natali al più volte candidato al Nobel per la letteratura, Albino Pierro. La cittadina si offre al visitatore con le sue caratteristiche case in pietra, una storia ricca ed importante e paesaggi incantevoli che la circondano. Basilicata, provincia di Matera. . ????▫️????▫️????▫️????▫️????▫️????▫️. . Village #tursi – Matera. Photo ???? by @vincegent Follow us @villagesmypassion Founder @florencemypassion Admin @ferrienrica Our Tag #villagesmypassion Member @mypassion_group Date July 26, 2020 . ????▫️????▫️????▫️????▫️????▫️????▫️. . ➡️ Visit our “Mypassion Group” ???? @florencemypassion . ???? @tuscanymypassion ???? @castlemypassion ???? @sunsetmypassion ???? @italymypassion ???? @churchmypassion . ???? @europe_mypassion ???? @tattoomypassion_ . ????▫️????▫️????◽????◽????◽????. #borghitalia #borghipiubelliditalia #borghipiubelli #borghimagazine #borghiitaliani #borghisiciliani #borghiditalia #borghimedievali #borgopiubelloditalia #borgoitalia #village #villages #villagestyle #italianvillages #beautifuldestinations #holiday #tourism #instatrip #photoofday #medieval #dronephotography #travelawesome #mypassion_group #florencemypassion #aerialphotography #matera #basilicata .

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In principio Tursi era chiamata Pandosia, di origine ellenica in quanto fu fondata prima dell’anno 1000 a.C.dagli Enotri.

Nel 281 a.C. l’area nella quale sorse Tursi fu il famoso campo di battaglia in cui si svolse la guerra tra i Romani e Pirro, re d’Epiro.

Pandosia fu distrutta nel IX secolo a.C. durante le guerre sociali condotte dal generale romano Lucio Cornelio Silla. Dalle rovine di Pandosia sorse Anglona, da cui prese il nome il santuario situato a pochi chilometri da Tursi.

Anglona fu semidistrutta dai Visigoti, che costruirono un castello su una collina tra i fiumi Agri e Sinni per consentire agli abitanti sopravvissuti di rifugiarsi. Da qui nacque il borgo della Rabatana, il cui nome fu dato dai Saraceni che nel IX secolo conquistarono parte della pianura metapontina.

Dopo l’invasione dei Saraceni seguì quella Bizantina, fino agli insediamenti di Normanni, Svevi e Angioini, che contribuirono notevolmente allo sviluppo della città.

Con la definitiva distruzione di Anglona si salvò solamente il santuario e nel 1400 gli abitanti si rifugiarono a Tursi. Dalla seconda metà del XVI secolo la città fu dominata dai Doria e, dopo un periodo buio a causa di peste e colera, i terreni furono ceduti a diverse famiglie nobili quali i Donnaperna, i Picolla, i Panevino, i Camerino e i Brancalasso.

Cosa visitare a Tursi: il Parco Letterario e Casa Museo “Albino Pierro”

Il Parco Letterario “Albino Pierro” è stato realizzato in memoria del poeta che qui nacque nel 1916 ed è situato proprio nella sua casa natale situata nel centro storico del rione San Filippo.

 

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On our website section “Celebrities born in Puglia and Basilicata” we added a well-known poet born in Tursi Matera,Basilicata) in 1916 Albino Pierro, twice nominated as Nobel Prize for literature. His menory is preserved in Tursi with many local festivals and events celebrating his works. @goingtopuglia #albinopierro #tursi #nobelprize #letteraturaitaliana #literature @cosmasalvatore #basilicataturistica @nonveniteinbasilicata #basilicata_love @lucania_damare #matera #materacapitaledellacultura2019 #yallersbasilicata #italiait #followme #italian_places #vivobasilicata #basilicata #ig_basilicata #bestbasilicatapics #nature #ig_matera #style #super_basilicata_channel

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Il parco offre una suggestiva vista panoramica sui calanchi, sul torrente Pescogrosso e il convento di S. Francesco e domina dall’alto i dirupi della Rabatana.

L’edificio è composto da un seminterrato e da due piani. Il primo piano ospita una biblioteca in cui sono conservate la collezione personale e numerose opere di Pierro e una riproduzione dello studio della casa romana. Il piano superiore è invece adibito a pinacoteca, con una mostra permanente di dipinti realizzati da artisti lucani che si sono ispirati alle liriche del poeta tursitano, come Nino Tricarico e Antonio Masini.

Nel Parco si svolgono spesso manifestazioni, visite guidate e vari eventi culturali.

Tursi: architettura religiosa e attrazioni da visitare

A Tursi ci sono molti monumenti, chiese e attrazioni da visitare.

La Rabatana

Il nome Rabatana potrebbe derivare sia da ribata che significa “borgo fortificato” che da arabatana cioè “tana degli Arabi”.

L’antico borgo della Rabatana ospita complesse architetture che evidenziano la dominazione araba di Tursi ed è stata fonte di ispirazione della poesia di Albino Pierro.

Per raggiungere la Rabatana si deve percorrere una strada che si estende sui burroni sottostanti per circa 200 metri, chiamata in dialetto “petrizze”. Giunti nel cuore del più antico rione della città si possono ammirare i resti delle prime abitazioni e il Piccicarello, un lembo di terra che spicca dalla base dell’antico Castello costruito dai Goti nel V secolo. Questo fu abitato fino al XVI secolo e fu dimora di diversi signori, principi e marchesi.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore

Situata nel rione Rabatana, è stata realizzata dai monaci basiliani tra il IX e il X secolo. Degni di nota sono il portale quattrocentesco, il soffitto ligneo a cassettoni decorato con preziosi stucchi, le cappelle delle navate laterali, l’acquasantiera cinquecentesca in pietra lavorata e il crocifisso ligneo del XVI secolo.

L’opera più significativa è il trittico tardo-medievale situato in fondo alla navata laterale raffigurante la Vergine in trono col Bambino tra due angeli e scene della vita di Gesù.

Da visitare anche la cripta, il presepe in pietra di Altobello Persio da Montescaglioso e i numerosi affreschi rinascimentali.

La Chiesa Cattedrale dell’Annunziata

La sua costruzione risale al XV secolo, anche se nel 1988 fu totalmente danneggiata da un incendio e dunque ricostruita. Molto interessanti sono gli altari in marmo, il soffitto in legno a cassettoni, le due tele del Settecento presenti ai lati dell’altare maggiore, il crocifisso ligneo messo in salvo dall’incendio e un fonte battesimale.

La Chiesa di San Filippo Neri

Questa chiesa in stile barocco è stata edificata nel 1661 ed è dedicata al santo patrono della città di Tursi che si festeggia ogni anno il 26 maggio. Tra le opere più prestigiose si annoverano un quadro raffigurante il santo realizzato da Francesco Oliva e vari altari in marmo.

Il Santuario di Maria Santissima di Anglona

Elevato a monumento nazionale nel 1931, sorge al di fuori del centro abitato di Tursi.

Molto interessanti sono il portale romanico sormontato da un arco di tufo sovrastato da preziosi bassorilievi, dai preziosi archi degli interni, i pregevoli dipinti interni e le splendide decorazioni della navata centrale.

Tursi: cosa mangiare

La cucina tipica di Tursi è caratterizzata dai prodotti genuini della terra e si basa su ricette tramandate di generazione in generazione preparate con gli ingredienti genuini della tradizione contadina.

Alcune specialità di Tursi sono:

  • Il “cotto di fichi del materano”, usato in passato come dolcificante o come accompagnamento ai peperoni cruschi. È stato annoverato tra i Presidi Slow Food della Basilicata;
  • I “gileppi”, una marmellata composta da bucce di arance “stacce”, dal sapore particolarmente amarognolo;
  • Piatti a base di fungo cardoncello, mangiato anche crudo con ricotta dura, limoni e olio d’oliva delle Murge materane;
  • Cardi cacio e uova, solitamente consumati il Lunedì dell’Angelo;
  • La “pitta”, una forma di pane casereccio simile a una ruota piana;
  • “U piccillète”, una sorta di ciambellone;
  • “A caccallet”, una focaccia che può essere sia dolce che salata

Vi aspettiamo a Tursi per farvi trascorrere una vacanza indimenticabile in Basilicata!

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