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Comprare un agriturismo in Toscana, i migliori consigli

Aprire un’impresa agricola è il sogno che avete da sempre nel cassetto? È giusto rincorrere i propri desideri, a maggior ragione se sono la passione di una vita. Ebbene, per tanti giovani è giusto mettere in evidenza come ci sia l’opportunità, anche facendo leva su qualche idea geniale e al passo con i tempi, di lanciarsi in una simile impresa.

A maggior ragione tanti giovani che nascono in una famiglia contadina sono letteralmente affascinati dalla possibilità di fare un investimento e avviare un’attività nell’ambito del settore agricolo. Per questo motivo, se anche voi state pensando a una simile avventura lavorativa, ecco che conviene cominciare a dare uno sguardo a delle piattaforme dedicate, dove si può trovare l’azienda agricola in vendita su InteraliaImmobiliare più adatta alle proprie esigenze e preferenze.

Quali sono i requisiti da rispettare per chi vuole diventare imprenditore agricolo

Prima di procedere con l’acquisto di una simile attività, è chiaro che bisogna essere a conoscenza di quanto prevede la legge e soprattutto dei requisiti che vengono posti alla stregua di veri e propri paletti. Ecco spiegato il motivo per cui, bisogna diventare un IAP, acronimo che sta per imprenditore agricolo professionale, come viene previsto dalla normativa vigente in materia, ovvero il D.Lgs. 99 del 2004.

Come diventare IAP

In questo senso, la prima cosa utile sarà quella di aver ottenuto un diploma, ma anche dei certificati dopo aver affrontato appositi corsi regionali. Va benissimo anche una laurea in agraria, oppure aver esercitato un’attività di natura agricola quantomeno da un triennio. È bene mettere in evidenza come, in caso si fosse già titolari di un’altra azienda, quella agricola vada a occupare la metà del tempo lavorativo e fornisca la metà del fatturato totale. Infine, la pratica con cui diventare IAP viene gestita interamente dall’ufficio provinciale, anche se in alcune Regioni, come ad esempio in Sicilia, ci sono degli appositi liberi consorzi comunali. Un ultimo dettaglio va sicuramente messo in evidenza: nel caso in cui, infatti, non si avessero alcuni di tali requisiti, si può in ogni caso inviare la richiesta e poi sanare la propria posizione entro un biennio.

Tra i vari requisiti che bisogna rispettare troviamo anche quello di tipo anagrafico. Chi vuole lanciarsi nell’avvio di un’azienda agricola, dovrà per forza di cose, per poter sfruttare un apposito esonero dal pagamento dei contributi Inps legati alla pensione (meglio conosciuti come contributi IVS), non avere più di 40 anni di età dal momento in cui è stata cominciata tale attività.

Perché conviene pensare anche al prestito agrario

È ovvio che quando si avvia una simile attività, ci sono tanti costi da prendere in considerazione e da sopportare. In tal senso, può tornare senz’altro molto utile attivare un prestito agrario, che è stato introdotto proprio con l’intento di garantire un po’ di liquidità all’imprenditore che si è lanciato in questa avventura nel campo dell’agricoltura.

Il prestito agrario si può sfruttare per fini ben determinati. Ad esempio, per completare l’acquisto di un’azienda agricola oppure di un terreno agricolo che sono stati posti in vendita, ma anche per effettuare la ristrutturazione e l’ampliamento degli immobili dedicati, così come per comprare dei nuovi macchinari o del bestiame.

Tra le varie tipologie di imprese agricole che si possono avviare, troviamo tre categorie che sono senz’altro ben definite. Si tratta in primo luogo delle imprese agricole che hanno un correlato agriturismo, le società agricole biologiche e, infine, le aziende agricole che lavorano nel settore dell’allevamento. Insomma, ci sono diverse opzioni a vostra disposizione nel caso in cui voleste scegliere tale strada: bisogna trovare necessariamente quella che risulta essere maggiormente affine con i propri obiettivi ed esigenze, sotto ogni punto di vista.

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